Come eliminare il calcare dal bollitore: metodi naturali
Soprattutto nel periodo invernale capita di mettere a bollire molta acqua sul fuoco: non solo per cucinare, ma anche per preparare delle bevande calde. Dopo molteplici utilizzi, il bollitore, diventa bianco, quindi incrostato di calcare. L’acqua del rubinetto, infatti, è quasi sempre dura, ovvero piena di sali quali nitrati, solfati, cloruri e carbonati. Riscaldando il liquido, questi si attaccano al contenitore e generano fastidiose incrostazioni di calcare. I rimedi per pulirle sono vari e spiegati in questa breve guida.
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Esistono in commercio diversi prodotti chimici che promettono di sciogliere ogni residuo di calcare in pochi secondi, ma che in realtà non riescono a rimuovere lo strato più ostinato. I metodi naturali in questo caso sono molto più efficaci ed economici.
[dropcap]P[/dropcap]rocedimento
Per eliminare il calcare bisogna prendere il pentolino o bollitore, diventato bianco per le incrostazioni, e riempirlo con una miscela composta in parte di acqua ed in parte di aceto di vino bianco. Questi due liquidi andranno uniti in quantità uguali e mescolati. A questo punto si potrà accendere il fuoco fino a portare in ebollizione il tutto. Durante la fase di riscaldamento si potranno vedere alcune scaglie di calcare che inizieranno a staccarsi dalle pareti del contenitore. Bisogna lasciar bollire finché la soluzione apparirà meno torbida e più chiara e trasparente. A questo punto si potrà spegnere la fiamma, lavare il pentolino con abbondante detersivo per i piatti, risciacquarlo e lasciare asciugare. In pochi minuti il contenitore apparirà lucido e splendente, come appena acquistato.
Un fornelletto da campeggio è utile se non si ama l’odore dell’aceto riscaldato. Portandolo ad ebollizione si rischia di impregnare tutta la casa di questo aroma: come alternativa si può attuare l’intero procedimento in terrazza o in giardino, lasciando che i fumi evaporino all’aria aperta. Eventuali residui, che possono rimanere attaccati al fondo, potranno essere rimossi con l’utilizzo di una spugnetta di ferro e con poco sforzo.
[dropcap]A[/dropcap]lternative
Questo metodo è utilizzabile anche per il bollitore elettrico. L’attrezzo andrà quindi riempito di aceto di vino bianco e acqua, collegato alla presa elettrica ed acceso finché il composto non arriva all’ebollizione. Alla fine andrà risciacquato accuratamente, soprattutto sul fondo. E’ consigliabile utilizzare, per una migliore rimozione del calcare, una spugnetta ruvida e non in ferro, per non rischiare di danneggiarne i circuiti che ne permettono il riscaldamento. Nel caso in cui si vogliano pulire pentole di dimensioni maggiori è necessario calibrare le quantità di aceto e appoggiare il contenitore ad un fornello più ampio.
E’ un metodo a costo zero che dona nuova vita anche ai bollitori più rovinati. Funziona anche con altri tipi di stoviglie, e ci si impiega poco più di 5 minuti per eliminare anche lo sporco più ostinato senza l’utilizzo di alcun prodotto chimico o tossico per l’organismo e l’ambiente.
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